Impianti per il trattamento del percolato di discarica

Il trattamento chimico fisico

Le fasi di trattamento di tipo chimico-fisico trovano ampia applicazione in quei casi in cui il refluo da trattare sia caratterizzato da un contenuto di sostanze inquinanti prevalentemente di tipo inorganico od organico non biodegradabile o difficilmente biodegradabile.

Questo tipo di processo offre il vantaggio di:
• Essere di facile conduzione;
• Non essere sensibile a variazioni brusche del carico inquinante, che mettono in crisi i processi biologici ;
• Essere molto elastici, potendo il livello di depurazione essere regolato in un campo piuttosto esteso, con semplici variazioni del dosaggio dei reagenti chimici.

discariche

Mentre gli svantaggi sono legati a:
• Costo dei reattivi chimici, che può incidere in misura rilevante sui costi d’esercizio (€ 2,00 – 3,00/mc);
• Volume molto elevato dei fanghi chimici, o almeno il suo peso, rispetto ai fanghi biologici, nel quale si ritrovano ovviamente anche gli agenti chimici utilizzati.
• Costo dei reattivi chimici, che può incidere in misura rilevante sui costi d’esercizio (€ 2,00 – 3,00/mc);
• Volume molto elevato dei fanghi chimici, o almeno il suo peso, rispetto ai fanghi biologici, nel quale si ritrovano ovviamente anche gli agenti chimici utilizzati.

Il processo

Il processo di trattamento del percolato di discarica, produce i seguenti effetti:
• Rottura delle molecole organiche inquinanti;
• Riduzione della tossicità;
• Miglioramento della biodegradabilità;
• Riduzione del BOD/COD;
• Rimozione degli odori e del colore.

Impianto a osmosi

Il processo di osmosi inversa si presenta particolarmente interessante come soluzione per il trattamento del percolato, in quanto il processo opera un’efficiente separazione su uno svariato numero di sostanze di natura organica ed inorganica e viene, pertanto, meno una delle maggiori problematiche connesse al trattamento del percolato in discarica che consiste nella variazione della sua composizione nel tempo.
Il trattamento con osmosi inversa presenta anche un’elevata flessibilità in riferimento alle variazioni quantitative del percolato da trattare: è sufficiente aumentare la superficie di filtrazione aggiungendo una o più membrane. In particolare l’impiego di membrane d’osmosi inversa per la riduzione del contenuto salino presenta i seguenti vantaggi:
1. contemporanea rimozione dei sali e dei contaminanti organici;
2. caratteristiche qualitative del permeato non influenzate dalle variazioni qualitative del fluido da trattare. Un aspetto molto importante se si tiene conto della variazione qualitativa del percolato nel tempo, in funzione dell’evolversi del processo di biostabilizzazione della matrice organica del rifiuto e dei fenomeni di lisciviazione;
3. automatizzazione del processo.
I vantaggi conseguenti al trattamento su membrana sono principalmente due:
1. l’economicità del processo a seguito di costi di esercizio molto contenuti;
2. la natura fisica del processo che elimina il problema del formarsi di sottoprodotti estranei al refluo da trattare, propria invece dei trattamenti di tipo chimico e biologico.